
Il Cammino di Santiago
da laico

Zaini
Il ventaglio d'offerta degli zaini è imbaazzante, da quanto è vasto e variegato. Ci sono sacche per tutti i gusti e tutte le esigenze, al cui confronto, il vecchio contenitore dell'italico regio esercito sembra l'uomo di Neanderthal, paragonato al Homo Sapiens.
I suggerimenti che avevo trovato indicavano un giusto orientamento verso un sacco da 65 litri. Ho riscontrato perplessità su questo dato da parte degli esercenti. Il motivo è la mia altezza e l'impossibilità di regolare oltre un certo limite lo schienalino dello zaino. Un paio mi hanno suggerito oggetti da 70, 80 litri, specificando che non è obbligatorio riempirli, ma nel contempo si regolano molto bene sulla mia lunga schiena.
Il prezzo varia dai 60 ai 120 euro e, a parità di qualità, non c'è questa gran differenza, fra le diverse capacità.
Altro passettino.
19 agosto 2012
Lo zaino
Alla fine, la decisione è caduta su uno zaino da trekking professionale, da 85 lt., caldamente suggerito dalla titolare del negozio in una scelta di quattro aspiranti ad accompagnarmi nel viaggio.
La capienza è considerevole, ma la mia amabile interlocutrice ha sottolineato che la differenza di peso fra quello e un 65 lt., è risibile, mentre l'opportunità di potere avere dello spazio in più per ogni evenienza è importante.
Le regolazioni sono importanti e la mia scelta è caduta sull'oggetto che presentava un range più ampio di possibilità.
La regolazione dello schienalino, della cintura in vita e degli spallacci, garantisce un assetto ottimale che dovrebbe consentire di scaricare sulle anche il peso importante, lasciando alle spalle i residui direzionali.
Quindi, la fatica ci sarà, sarebbe stupido pensare il contrario, ma dovrebbe risultare ottimizzata, consentendo un sforzo prolungato di almeno 28 giorni.
3 settembre 2012