
Il Cammino di Santiago
da laico

I fuochi di Beltane
Dal Diario del Viandante
Santiago de Compostela 24 junio 2013
È andata così, ciondolando, ciondolando sono andato a letto fino a quando i preparativi della notte di San Giovanni non si sono fatti sentire.
Sotto la finestra della mia camera sono comparse in un lampo cataste di legna da ardere e una friggitoria da campo.
Su richiesta della signora della recepciòn cambio la stanza con una signora portoghese che non voleva stare in camera con uomini....
Entro nella stanza di nuova assegnazione e trovo Michelangelo, el cocinero di Villadangos del Pàramo. Ci salutiamo con simpatia, come spesso accade sul Camino.
Suona il telefono..... è Barbara, la compagna di cammino piemontese, che mi informa che il gruppo si sta dirigendo verso Praza do Obradoiro per i fuochi di San Giovanni.....
Mi preparo velocemente e mi incammino..... dei fuochi neppure l'ombra.
Arriva di lì a poco tutta la compagnia, con in testa il giovane Alfonso che da oggi si può fare annoverare fra i maggiorenni.
Riferisco le informazioni che ho e cominciamo a camminare a "bischero sciolto" (una traduzione plausibile sarebbe "in modo errabondo"). Non è difficile incontrare i punti di raduno della festa pagana, più o meno tutte le piazze e le piazzette, eccezion fatta per quelle che circondano la cattedrale.
In ogni angolo il casino è totale, cucine improvvisate e, soprattutto, bar improvvisati.
Scopro che QUEIMADA non è solo un film di Pontecorvo, ma anche una inquietante bevanda tradizionale, preparata da sapienti brujas in enormi paioli di rame, composta da aguardiente gallega, scorze di arancia e limone, chicci di caffé e ciliege. Al composto viene dato fuoco e le streghe mescolano la bevanda infuocata, per rovesciarla nuovamente nel paiolo sotto forma di fiamma.
Una scena degna dell'atto primo del Macbeth.....
Orchestre di gaitas intonano arie popolari e sei ragazze gallegas improvvisano un fantastico balletto. Lo schema è sempre lo stesso, una delle sei lancia il tema del ballo per l'unita di tempo musicale, immediatamente seguita come per incanto dalle altre ballerine all'unisono.
Cambio di piazza e un solitario gaitero si affanna in un ritmo infernale per incitare gli astanti a saltare fra le fiamme.
All'una sono "ecce homo", vado a letto, seppure la festa sotto le finestre continuerà fin ben oltre le 4.00 del mattino.... il sonno ha il sopravvento su tutto.
La mattina di oggi, giorno di San Giovanni, è cominciata alle 10.00, un giro per qualche souvenir e poi ancora in cattedrale (luogo veramente magico).
La missa del peregrino vede una presenza massiccia e compatta di persone stanche per le fatiche compiute. La messa è cantata da un coro piuttosto bravo e da un suonatore d'organo che dà fiato a tutte le canne del vecchissimo e potentissimo strumento. Un concerto superlativo.
La messa è corredata dallo spettacolo del botafumero, l'incensiere che veniva usato anticamente per mitigare gli afrori della moltitudine dei pellegrini che invadevano la cattedrale a fine Camino.
La giornata è completa, torno a riposarmi e poi via verso la "estacion de ferrocarril", dove mi confermano che ho operato bene nel fare il biglietto e che devo solo presentare il foglio al personale di servizio sul treno.
Mangio un bocadillo caliente e bevo una jarra de cerveza, aspettando con pazienza le 22.30 quando i passi saranno finiti e i mezzi di locomozione prenderanno di nuovo il sopravvento.