
Il Cammino di Santiago
da laico

Le aspettative della partenza
Dal diario del Viandante 21/05/2013 ore 18.00
Siamo infine alla partenza.
Il trenino che da Bayonne porta qui, sembra un siluro, eppure ci sono momenti in cui sembra arrancare, tale dev'essere la pendenza.
Il paesaggio è bellissimo e costeggia un fiume, che potrebbe essere il Serchio se non fosse per la fittissima vegetazione che lo circonda.
Appena scendo dal treno, mi fiondo verso il Centro Accoglienza Pellegrini, dove (grazie ai buoni uffici di una gentile fanciullina ungherese - Ottavia - che parla sia francese che inglese, ottengo la credenziale.
Gli hostal sono pieni a causa delle cattive condizioni del tempo, dal Centro ci dirottano presso un privato da € 12,50 a notte. Una sistemazione eccellente, una stanza con quattro letti a castello, occupati da me, la fanciullina ungherese, uno svizzero tedesco in procinto di cimentarsi col "Camino del Norte" e una francese.
Nella casa è consentito l'uso di cucina si decide per preparare un piatto di spaghetti con "salsa napoletana" già pronta.... questo "Camino" si sta delineando all'insegna del sacrificio.
Dopo cena faccio due passi: St. Jean è una cittadina molto carina, arroccata intorno alla cittadella medievale e piena di gente che, grazie al "Camino", fa lavorare moltissimi paesani.
I prezzi sono buoni, ma potrebbero migliorare.
Il bollettino presso l'Associazione Amici del Cammino segnala brutto tempo in quota senza segnali di miglioramento.
Mi chiedo chi me lo ha fatto fare, ma solo per pochi minuti. Vado a dormire, domani ci sarà il primo impatto e tutto lascia presagire che sarà tutt'altro che facile.