
Il Cammino di Santiago
da laico

Roncesvalles - 22 maggio 2013
Hanno ragione tutti coloro che affermano che la prima tappa del camino de Santiago e' durissima.
Hanno ragione da vendere e molti, fra cui il sottoscritto, si chiedono cui prodest avventurarsi per un sentiero che dopo circa 25 Km. di saliscendi nel fango ti porta a mandare a quel paese il sentiero stesso, come se fosse un qualcosa di autodeterminante.
Brutta cosa la fatica, tira fuori la parte peggiore di te.
Oltretutto, va detto a onore di quei temerari che hanno fatto la scelta di passare dalla route Napoleon, abbiamo scelto di fare il tragitto piu' semplice, per evitare la tempesta che da giorni infuria al passo a quota 1400. Una delle persone che lo ha fatto, mi ha raccontato che erano in quattro e si aspettavano, perche' da soli avrebbero potuto trovarsi in guai veramente seri. Il suo tragitto e' stato neve, vento, nebbia e acqua tutto il giorno.
La buona sorte mi ha premiato, il mio percorso e' stato pioggia tutto il giorno, vento solo negli ultimi chilometri e tutto e' andato benissimo.
Il tempo di percorrenta della prima tappa (27,01 km.) e' stato inferiore alle 7 ore, con momenti che hanno messo a dura prova la mia capacita' di sopportazione.
Domani la tappa e' in discesa e ancora non so dove mi fermero', se a 20 km. o procedero' oltre fino ai 27.
Una nota a parte merita l'organizzazione dell'Albergue di Roncesvalles, una vera e propria macchina da guerra in un posto meraviglioso con un'organizzazione olandese.
C'e' tutto per tutti e si viene seguiti da dove riporre le scarpe a dove lavare gli indumenti che si sono inevitabilmente infradiciati, soprattutto in una giornata da tregenda come questa.
La cosa che mi sento di dire, e' che e' scoppiata la moda del camino de Santiago, mai si era vista cosi' tanta gente in movimento nel mese di maggio, oltretutto in un mese di maggio oltremodo ostile come pare essere questo.
Comunque sia, i posti che ho visto sono meravigliosi e fanno far pace con questa Europa che a volte ci spreme oltremodo. Anche se mi viene il sospetto che non sia l'Europa a spremerci, ma dei millantatori la cui unica degna fine potrebbe in qualche modo richiamare quella gloriosa di Ceausescu. Speriamo che mentre io faccio pace col mondo e (forse) con Dio, gli europei si rendano conto di essere in maggioranza e rovescino in modo brutale e irreversibile coloro che cercano di renderci invivibile uno dei posti piu' belli del pianeta.