
Il Cammino di Santiago
da laico

Non può piovere sempre!...........chi lo ha detto?
Dal diario del Viandante 27 maggio 2013.
La partenza è stata ritardata alle 7.45 da problemi di natura logistica e organizzativa, nel senso che ho aspettato che tutti/e si fossero tolt/ei dalle palle per potere finalmente usufruire dell'unico bagno con cessi annessi.
È un aspetto interessante il come molti (i più mi verrebbe da dire) abbiano la tendenza a fare con la più assoluta calma i propri porci comodi, incuranti degli altri ospiti che attendono pazientemente i proprio turno. Comunque sia, ho conquistato la mia pausa rigenerante e liberatoria. Partenza.
Esco sotto una pioggia torrenziale che mi segue per tutte le due ore che impiego per arrivare a Ventosa, piccolo borgo fornito di albergue e cafeteria, dentro la quale mi concedo una lauta, confortevole colazione.
Riprendo dopo una mezz'ora, ma la pioggia non demorde. L'unica cosa che riesce a rinfrancare l'anima sono i primi cartelli che indicano l'approssimarsi di Burgos.
La pioggia si interrompe quando entro in Najera, si affaccia un timido sole e mi viene incontro lo splendido messaggio "peregrino, en Najera eres najerino"... praticamente a casa.
La pioggia non riprende per un bel pezzo, tanto che arrivo ad Azofra asciutto.
L'albergue municipal è splendido, due letti per camera, bagni e docce pulitissimi...con un po' di ruffianeria riesco a farmi lavare e asciugare la roba per 1 euro.
Mangio al ristorante nascosto dietro un angolo, perchè mi sono presentato fuori orario, ma el cocinero non ha avuto cuore di dirmi di ripassare dopo 3 ore; fotografo il culo di una cicogna appollaiata sul campanile e mi ricompro occhiali e penna, entrambi dispersi nel nubifragio. sulla strada del ritorno acquisto il bocadillo della sera e poi, finalmente, vado a letto..... sono le 8.20, ma non fatevi illusioni, piove!