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Il Luna Park


Dal diario del Viandante

Atapuerca 31 mayo 2013

 

Lo chef ha proposto insalata mista, fettina con patate, dolce di riso e botta digestiva locale.

Ho incontrato il mio partner triestino, era molto abbacchiato per una bronchite, arrivata come complicazione alla sua già cagionevole situazione.

Ci siamo salutati con un po' di tristezza.

Stamani partenza meno mattutina di altre volte (8.15), dopo aver salutato un pellegrino francese divenuto ex pellegrino per la rottura di un menisco; saluto anche il commensale, inglese di Manchester, della sera prima e via on the road again.

On the road in salita, però.... un fatica infame ma per fortuna, in cima, si comincia a pianeggiare e si pianeggia fino al onumento ai 300 caduti del 36, rei di avere difeso la repubblica contro il golpe di Francisco Franco.

Si comincia a scendere, ma dura poco, si risale e si riscende... un vero luna park queste "montagne spagnole".

È evidente che quando Dio creò la Spagna, aveva terminato le pianure e ha fatto con quel che gli restava. Dopo bei 12 chilometri, si arriva a San Juan Ortega, dove cìè una splendida chiesa e un'altrettanto splendido bar dove mi posso concedere una lauta colazione, già che ci sono compro anche un panino per il pranzo, non si sa mai.

Riparto, la coscia mi duole un po' e un po' mi duole il piede.... ma insomma, alle 13.00 sono arrivato al sito archeologico di Atapuerca, patrimonio dell'umanità dal 2000.

L'albergue è molto ben organizzato, con stanze da 6 posti letto. Fuori ci sono un paio di posti dove mangiare e un paesino da fotografare, faccio fotoe torno dentro l'albergue per darmi una sciacquata prima di cena.

Mi medico il piede e telefono a Lio per i consigli medico-tecnici sul da farsi.

Vediamo che succede.... solo il tempo potrà dircelo.

 

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