
Il Cammino di Santiago
da laico

Delle suore e delle farmaciste
Dal diario del Viandante
Carriòn de los Condes 4 junio 2013
Sono a cena nell'arcinoto e rinomato ristorante del Pellegrino. Sopa castellana, huevos y jamon, tarta Santiago, il tutto per modici 11 euro.
La giornata non ha consentito riposo. Appena arrivato, dopo un breve giro della cittadina, ho scelto di appoggiarmi all'albergue delle suore augustiniane, gestito in tutto dall'ordine e dai volontari dell'associazione cattolica che fa a loro capo.
L'accoglienza col bicchiere del tea p stata da antologia. La suora mi ha registrato, sellado la credencial eha preso la mia roba da lavare, che ha messo in lavatrice per € 1,50.
Sono in debito con questa monaca e quando mi invita all'incontro coi pellegrini non dico di no. L'incontro avviene nell'atrio dell'albergue e si svolge con un giro persona per persona, al fine di esporre agli altri le motivazioni del proprio camino.
Con un po' di imbarazzo confesso alla platea che non conosco le vere motivazioni del mio Camino, ma essendo agnostico, di certo non è una testimonianza di fede. Credo che sia un momento di analisi spirituale. Me la danno per buona e la chiudo lì. L'incontro prosegue con le canzoni dei pellegrini, fra cui "Azzurro" e, udite udite "Guantanamera". Accompagnati dalla chitarra di un giovane pellegrino statunitense, il coro si leva fortissimo e incredibilmente intonato.
Nell'albergue c'è un PC a disposizione, ma non gira.... in una macchina vecchia hanno inserito un S.O. troppo nuovo. Non funzionerà mai. Ne parlo con la superiora, una spledida sorella cilena, che prende note delle mie osservazioni, passandole al tecnico della curia per i necessari interventi.
Alle 20.00 c'è la messa dei Pellegrini con la benedizione individuale, declino con un sorriso l'invito. Povere sorelle, quante ne devono avere viste, ma ho come la sensazione che mi considerino comunque un fratello, per quanto più strano degli altri.
La cittadina è molto carina, ho pranzato in un bar con € 3,20 e ci sono ritornato dopo per una caña (€ 1,10).
La farmacista della cittadina è come Carriòn de los Condes, molto carina, oltre che paziente, attenta e premurosa.
Mi ha rifornito di sali minerali più massicci, pomata d'arnica per la muscolatura e una splendida benda al lattice per la tenuta delle fasciature, nonostante il movimento.
Alla fine, mi ha chiesto se restavo a dormire a Carriòn, ho ricambiato il suo sguardo e le ho detto che ero ospite delle suore Augustiniane.... ahimé.....
Domani si riparte, la meta che mi sono prefissato è Terradillo de los Templarios, spero di arrivarci senza grossi problemi.