
Il Cammino di Santiago
da laico

La città del Cid
Dal diario del Viandante
Burgos 1 Junio 2013
Ho dormito con una famiglia americana, padre, madre e bimba.... cresciutella, figlia diciamo. Ero tranquillo, niente tranquillizza più di una famiglia americana classica. Chi poteva aspettarsi quello che sarebbe successo, chi avrebbe potuto immaginarlo: una notte da tregenda....lei (la mamma) un trombone, lui un basso tuba con variazioni scorreggianti e la piccola era la copia perfetta del bombardino basso... una concerto per fiati e aria in piena regola.
Per fortuna, che la stanchezza ha avuto la meglio sui rumori molesti e il sonno ha prevalso.
Comunque sia, la permanenza ad Atapuerca è andata bene, mi sono concesso un caffè espresso molto simile al nostro, ho trovato un bendaggio tessuto e lattice che, forse, risolverà i miei problemi di cura dei poveri e martoriati piedi e ho comprato un litro di succo d'ananas.
Laurent, il russatore americano, mi aveva chiesto se voleo cenare con loro. Volentieri, avevo risposto,, ho trovato un ristorante proprio di fronte all'albergue.... lui mi aveva detto: sì, lo ho visto anche io, ci troviamo lì.
Il giro di Atapuerca per fare due foto è di prammatica, per una volta che non piove. Faccio un bel giro e scopro che il posto è veramente molto carino, al di là degli insediamenti preistorici, le case sembrano provenire direttamente dai secoli bui: la Sardegna non è così lontana.
Per la cena, come concordato con gli Stati Uniti, mi reco al ristorante davanti all'albergue. Con sapiente destrezza nel gioco di parole, il titolare lo ha chiamato "Comosapiens" e con 12 euro ceno ottimamente col menù del pellegrino. Dei discendenti della guerra del tea nessuna traccia. Torno al dormitorio e quando arrivano gli americani, Laurent mi fa "ti abbiamo perso"...io di rimando "ero al ristorante qui di fronte, come avevamo detto" e lui serafico "noi eravamo andati all'altro"......
La mattina arriva e mi medico il dito sanguinante. Decido per i sandali sperando che non piova. Scelta indovinata, l'uscita da Atapuerca verso Burgos passa attraverso un sentiero per capre, tutto sassi e merda. Arrivo in cima alla salita e c'è una croce, lì, già pronta.
Non è per me e tiro un sospiro di sollievo. Davati alla croce trovo Simon, venticinquenne ciclista tedesco di origini slovene. Ha rotto la trasmissione del cambio e scende a piedi con me perchè ha paura di non controllare il mezzo. Arrivati in fondo alla discesa gli suggerisco di pedalare e lui sparisce.
In uno dei tre paesini che incontro faccio colazione e mi porto dietro un boccadillo per il pranzo.
Sono le 12.45 quando arrivo a Burgos, città del Cid e luogo sacro della cristianità. Alle 13.30 sono nell'albergue minicipal alle 14.30 sto facendo il bucato con la lavatrice del pellegrino gentilmente messa a disposizione dalla direzione (modica cifra € 2.00) con altrettanti euro utilizzo l'asciugatrice del pellegrino.... alle 16.30 la roba è lavata e asciugata, riposta nello zaino e posso quindi partire per fare il giro del pellegrino.
La cattedrale di Burgos è particolarmente sfarzosa, il biglietto di ingresso è di €3,50 sconto pellegrini, previa presentazione della credenziale, che viene appositamente "sellada" (timbrata).
Mi faccio il giro della chiesa, rientro perchè non trovo un posto convincente dove mangiare, bevo una birra, scrivo due note e vado a dormire.