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Camminando camminando - 25 maggio 2013

 

Il business del camino de Santiago e' la nota caratteristica che salta all'occhio in questa prima esperienza. Comunque sia, l'esperienza dei primi tre, quattro giorni di cammino e' sconvolgente.
La pioggia e il fango sono stati il leit motiv dei `primi due giorni, la fatica si somma alle difficolta', dando un risultato degno dello sforzo, che viene pagato in sporcizia e sudore e stanchezza, tantissima stanchezza.

Tutto va bene quando gli "Albergues" sono all'altezza della situazione, ma non tutti lo sono.
Un esempio per tutti, quello di Larrasoaña, gestito dall'Autorita' municipale e' vergognoso. Senza servizi igienici adeguati, 1 bagno e doccia per 16 persone e la presunzione di non fornire nemmeno una coperta con una sistemazione in stanze cosi' umide che nelle pareti avremmo potuto pescare dei pesci.

L'albergue successivo e' stato quello di Uterga, gestito da privati, costo 10 euro e 10 per la cena.... non pochissimo, ma la qualita' dei servizi offerti ha certamente meritato la spesa sostenuta, per non parlare della cortesia e attenzione... (preciso che non si vuole fare considerazioni se sia meglio il pubblico o il privato, ma solo redigere un insieme di notazioni legate alla singola esperienza).

Ora a Villatuerta Albergue ispirato alla "Casa Magica", chi non sa cosa sia se lo vada a cercare su Google. Ambiente eccellente, ottima disponibilita' e cuscina simil vegetariana. i costi sono di 23 euro compresa la cena..... non male. Una cosa che depone a favore di questo posto e' che esiste la possibilita' di lavare e asciugare i panni che i troppi giorni di pioggia ha reso inservibili, me li ridanno asciutti e lavati......ora sono certo che i soldi non fanno la felicita', dei panni asciutti si'.

 

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